Le intestazioni su blogger tag h2, h3 e h4

Se qualcuno ancora legge questo blog, avrà notato, vista la frequenza o meglio, la non frequenza delle mie pubblicazioni, che ormai mi limito con sporadicità vergognosa ad appuntare le cose che possono tornarmi utili nel tempo.
E se qualcuno sta leggendo queste poche righe è perché probabilmente ha trovato, in qualcuno dei miei vecchi post, consigli ancora utili e attuali... ci sono formulette magiche a cui ricorro ogni volta che ho bisogno di aggiornare il tema o apportare qualche modifica ai miei contenuti.
Ma visto che probabilmente questa pagina sarà destinata alla mia esclusiva lettura, bando alle ciance e veniamo al punto...
Ho sempre trascurato troppo le intestazioni, vuoi perché ho privilegiato i contenuti e una grafica che potesse assecondarli senza spezzarli, vuoi perché su blogger il titolo viene riproposto in automatico nella prima riga e aggiungerne altri mi sembrava ridondante.

Oggi sono tornata a rilanciare il mio blog principale, non è mai stato abbandonato ma ho vissuto di rendita per troppo tempo, trascurando le nuove pubblicazioni e gli aggiornamenti, e proprio in un'ottica di restyling sto applicando formattazioni più seo friendly.

L'intestazione su blogger. Perché e come usarla

Senza dimenticare come. E' semplice, ma non bisogna dare nulla per scontato, soprattutto perché se mai qualcuno finisse davvero in questo post si tratta probabilmente di un nostalgico che, come me, usa blogger e magari è alle prime armi e ha bisogno di capire nel dettaglio cosa toccare...
Nel riquadro della barra degli strumenti dove abitualmente si legge "Normale" bisogna selezionare la voce Intestazione. Naturalmente ti sarai già posizionato sul testo da evidenziare, prima si scrive, si selezionano gli argomenti e la forma viene dopo....
Bene, ora che hai inserito la tua intestazione vuoi sapere a cosa corrisponde in termini di html?
Scoprirlo è molto facile, vai sulla versione html della pagina, cerchi il testo (aiutati con il tasto F3 che ti farà comparire la casella di ricerca) e subito dopo leggerai...incluso tra le virgolette, H2
Ecco perché noi blogger siamo più disattenti sulla formattazione, perché i veri webmaster macinano h e numeri come il caffè con cui io accompagno questo ameno monologo... Ovviamente l'H1 è già il titolo che avrai inserito all'inizio del tuo lavoro, e probabilmente l'avrai scelto con cura, selezionando attentamente le parole da usare e la sua lunghezza... e se hai iniziato a scrivere il tuo post di getto e ti sei dimenticato di farlo.... copia tutto su un nuovo post e ricomincia da capo!
L'H2 viene letto tanto dai lettori, che riconoscono l'importanza della dimensione del carattere e della sottolineatura, identificando quindi un argomento e l'inizio di un paragrafo importante, quanto dai motori di ricerca che individuano l'argomento cuore del tuo post.
Mentre 10 anni fa la gente scriveva in modo torrenziale, spesso senza usare neanche l'interlinea per separare le frasi, oggi i lettori sono esigenti e sono stati abituati dagli abili seo che si contendono i posti in prima pagina a leggere testi ben impaginati e formattati. Quindi se vuoi convincerli che anche i tuoi contenuti possono competere con quelli pubblicati su grandi siti (e magari scritti da autori a pagamento che tutto sono fuorché esperti della materia) devi adeguarti.
Il tag H3 corrisponde invece all'intestazione secondaria, quindi se il tag H2 vuole essere il capitolo dell'argomento, il tag H3 è l'utile paragrafo che aiuta a creare dinamismo tra un concetto e l'altro.
Senza abusarne però, tutto dipende dalla lunghezza del testo e dall'approfondimento dei contenuti.
Quando incappo in uno di quei siti dove si trovano romanzi utilizzando sempre le stesse parole senza approfondire concetti diversi io mi stufo ed esco. Però quei siti sono sempre ben piazzati sui motori di ricerca (o almeno, io uso solo google...) anche se l'algoritmo viene ottimizzato frequentemente e credo che prima o poi si accorgeranno anche loro che molti siti vendono fuffa...

L'importanza dei sottotitoli

Dell'importanza dei sottotitoli (i tag H3 per indenderci) ho appena parlato ma mi sembrava doveroso mostrare anche un esempio di testo. Se avessi spezzato il discorso, però, avrei dovuto articolarlo in modo completamente diverso quindi ho preferito dare la precedenza al contenuto e successivamente al suo esempio. Questo carattere sulla plancia di blogger la trovi come intestazione secondaria.
Quello che puoi vedere chiaramente ora è che il carattere, per quanto più grande e importante di quello normale, si è comunque ridimensionato rispetto al precedente, insomma più diventano piccoli e si avvicinano al testo normale, più perdono di autorevolezza, soprattutto per quanto riguarda i motori di ricerca perché invece il lettore apprezzerà il carattere giusto nel contesto in cui serve realmente.

E per finire, non dimentichiamo l'intestazione minore

In questo caso siamo arrivati all'H4. Abbiamo percorso tutta la gerarchia dei carateri, abbiamo ancora bisogno di fare la differenza ma in modo minimo. Sostanzialmente è un carattere normale grassettato, ma a livello di codice risulta H4. E se grassetto il testo normalmente? Beh puoi vederlo da solo consultando la versione HTML della pagina, hai evidenziato una parola o una frase ma non è comparso alcun tag H.
Il grassetto viene utilizzato con troppa generosità per far spiccare le parole chiave quindi è opinione comune che i motori di ricerca lo leggano come testo importante, il problema è che risulta indigesto per il lettore, soprattutto se la parola che hai voluto grassettare non è una parola chiave per chi ti legge ma esclusivamente per il tuo posizionamento.
Bene, direi che il mio monologo può concludersi, ho fatto i miei esempi, ho mostrato la differenza tra i vari caratteri che blogger ci offre e mi sono anche dilungata, non a sproposito, perché anche se sarà utile solo a me... chi scrive sul web scrive per chiunque, e se qualcuno bussa alla mia porta io non posso che accoglierlo e, a modo mio, cercare di intrattenerlo senza troppe cerimonie ma neanche senza motivare e argomentare in modo sufficiente.

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